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Raccordi in acciaio inox secondo normativa EN 10253

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Tipologie e utilizzi dei raccordi in acciaio inox secondo normativa EN 10253, con estremità lisce e non filettate.

25 luglio 2024
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I raccordi in acciaio inossidabile secondo normativa EN 10253 rappresentano una parte importante del mondo della raccorderia. Il nome stesso fornisce alcune informazioni importanti su questa tipologia di prodotti:
- Raccordi: sono componenti che consentono il collegamento tra tubature aventi assi e dimensioni che possono essere sia uguali che differenti tra loro;
- Acciaio inox: la scelta di utilizzare l’acciaio inossidabile per la realizzazione di questa tipologia di componenti deriva dal fatto che tale materiale presenta la caratteristica fondamentale che devono presentare i raccordi: la resistenza a corrosione. Tali proprietà derivano dalla composizione chimica che presenta, oltre al ferro e al carbonio classici degli acciai, anche un tenore elevato di cromo e di nichel.
- Normativa EN 10253: citando la descrizione della normativa stessa “specifica le condizioni tecniche di fornitura dei raccordi per tubi saldati e senza saldatura (gomiti, riduttori concentrici ed eccentrici, Ti con derivazione uguale e ridotta, coperchi) di acciai al carbonio e legati che sono destinati per impieghi a pressione a temperatura ambiente, a bassa temperatura o a temperature elevate, e per la trasmissione e distribuzione di liquidi e gas”.

La caratteristica peculiare di questa tipologia di raccordi è che presentano estremità lisce e non filettate, adatte per la realizzazione di collegamenti tramite saldature e non utilizzando montaggi filettati tra le tubature e i raccordi stessi.
Tale scelta consente di ottenere delle giunzioni permanenti e che non hanno il problema di potersi allentare con il passare del tempo, oltre a ridurre il numero di operazioni da svolgere in fase di produzione. Nonostante ciò, vi sono anche delle problematiche relative alle manutenzioni e alle sostituzioni di componenti danneggiati qualora si dovesse verificare un guasto in esercizio.


Il processo di saldatura dei raccordi in acciaio inossidabile secondo normativa EN 10253

Il processo di saldatura per il collegamento dei raccordi in acciaio inox con le tubature del circuito in cui vengono installati è decisamente delicato e deve essere svolto da personale qualificato e dotato di attrezzatura idonea. Solitamente, vista la messa in esercizio che può riguardare anche zone difficoltose e non facilmente raggiungibile, si preferisce utilizzare una saldatura ad arco manuale, cercando di limitare il calore sul raccordo alla zona di interesse, evitando di creare zone termicamente alterate estese e che possono costituire successivamente delle zone di debolezza che possono indurre cedimenti di notevole importanza.
Una problematica che può riscontrarsi con l’applicazione di una saldatura è che l’acciaio inossidabile, generalmente di tipo austenitico, vada incontro a sensibilizzazione dei carburi dispersi, con una perdita di proprietà meccaniche rilevante: per questo motivo, il controllo dei parametri fondamentali della saldatura deve essere stringente e il loro studio è centrale tanto quanto la progettazione dei raccordi stessi.


Le diverse sezioni della normativa EN 10253 per i raccordi in acciaio inox

La normativa EN 10253, come descritto in precedenza, contiene le specifiche tecniche di fornitura per i raccordi in acciaio inox sia per tubi con che per tubi senza saldatura. Tale normativa si articola in diverse sezioni che sono:
- 10253-1: tratta i raccordi in acciaio non legato che sono prodotti per deformazione plastica e non vengono impiegati in applicazioni particolari che richiedono controlli specifici;
- 10253-2: contrariamente al punto precedente, riguarda sia gli acciai non legati che gli acciai legati che richiedono specifici controlli, in accordo a PED, ovvero la normativa per gli apparecchi a pressione;
- 10253-3: riguarda principalmente i componenti di interesse all’interno di questo approfondimento, ovvero gli acciai inossidabili austenitici e duplex. Inoltre, l’attenzione è rivolta ai componenti che non richiedono particolari controlli dal punto di vista normativo, ovvero non sono componenti sottoposti a pressione;
- 10253-4: rappresenta il completamento del punto precedente, in quanto coinvolge i raccordi e i tubi che devono rispettare normative come quelle che coinvolgono i dispositivi sottoposti a pressione.
Per ognuna di queste sottocategorie, inoltre, vi sono delle normative che regolano la costruzione dei tubi e la composizione degli acciai con cui devono essere realizzati. In particolare, assumono notevole importanza gli acciaio austenitici 304 e 316 che sono utilizzati sia per la costruzione di raccordi che per la costruzione di altri componenti come le valvole.


L’importanza del rispetto delle normative per la fornitura dei prodotti

Nei paragrafi precedenti sono state analizzate le principali caratteristiche della normativa EN 10253 e gli aspetti peculiari che interessano i raccordi in acciaio inox. Scorrendo le sezioni e, in generale, valutando la norma nel suo complesso, appare evidente l’importanza di tale normativa per la realizzazione di questi componenti e per la loro distribuzione nel mercato nazionale e internazionale.
I principali vantaggi che derivano dall’applicazione delle normative e dal rispetto in fase produttiva sono:
- unificazione dei prodotti ed intercambiabilità: questa caratteristica è fondamentale per riuscire a limitare le varianti che possono essere molteplici e complicare sia le fasi di scelta ed acquisto, che le fasi manutenzione in esercizio;
- certificazione della filiera produttiva: consente di inserire tale prodotto all’interno di un Sistema di Gestione della Qualità che si interessa di tutti gli aspetti di una produzione industriale e non solo del singolo prodotto (in questo caso il raccordo);
- rispetto della sicurezza: è una tematica centrale per qualsiasi prodotto industriale ma non solo. Infatti, garantire un elevato standard di sicurezza rappresenta un obbligo per evitare problematiche che, nel caso di raccordi, possono compromettere il funzionamento degli impianti ma anche provocare danni più o meno gravi a persone o edifici.
Pur essendo solamente i vantaggi più evidenti, mettono in luce in maniera chiara il perché sia importante seguire le normative e rispettarle nella loro interezza.

Le diverse tipologie di raccordi in acciaio inox secondo normativa EN 10253

Avendo analizzato nei paragrafi precedenti tutti i vantaggi che si riescono ad ottenere con il rispetto delle normative e, in particolare, della normativa EN 10253, è possibile addentrarsi in questa tipologia di prodotti capendo quali sono i principali e quali sono i punti di forza.
- curve a 90° e a 45°: sono solitamente realizzate mediante taglio da tubi saldati o da lavorazione della lamiera. Possono presentare diametri molto ridotti (qualche decina di millimetri) o diametri importanti di un ordine di grandezza maggiori. Il rapporto tra il raggio di curvatura e il diametro esterno può essere di due tipologie, o 1,5 o 2,5.
- riduzioni concentriche ed eccentriche: la principale differenza deriva dalla coassialità o meno della sezione di uscita rispetto a quella di ingresso. L’utilizzo dell’acciaio inossidabile garantisce la resistenza alle pressioni in gioco, che variano proprio a causa della differenza dell’area di passaggio.
- tees a 90°: consentono il collegamento con una terza derivazione a 90°. La lavorazione è fondamentale per consentire di ottenere una superficie perfettamente planare ed idonea al processo di saldatura.
- fondi bombati: sono componenti di chiusura che devono resistere, principalmente, ai colpi d’ariete della pressione.
A prescindere dalla tipologia, è fondamentale per questi raccordi in acciaio inox il rispetto della normativa EN 10253 al fine di ottenere prodotti conformi e alto-performanti.

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