Nel mondo delle raccorderie idrauliche vi sono numerose tipologie di componenti che sono presenti all’interno di qualsiasi impianto: tra questi non si possono dimenticare i
nippli. Tali elementi sono raccordi tubolari con estremità filettate che servono per il collegamento di tubi tra loro, anche con diametri notevolmente differenti.
Le caratteristiche principali dei nippli
Pur essendo dei componenti caratterizzati da una notevole semplicità costruttiva e geometrica, presentano delle proprietà fondamentali sia per la scelta che per l’installazione:
- Tipologia: esistono, infatti, nippli caratterizzati da diametri di ingresso e uscita uguali ma anche con diametri differenti (in questo caso si tratta di “nippli ridotti”);
- Diametri del nipplo;
- Filettature: solitamente di tipologia GAS, molto usate nel mondo della raccorderia idraulica;
- Dado: è l’elemento esagonale centrale che viene utilizzato per il fissaggio in esercizio ed è fondamentale per la scelta della chiave.
I materiali utilizzati per la realizzazione dei nippli
I materiali solitamente utilizzati per costruire i nippli devono rispondere alle caratteristiche costruttive di tali componenti, ovvero la resistenza meccanica e la resistenza a corrosione. Infatti, in esercizio sono presenti sforzi, soprattutto ciclici, che possono portare al cedimento e l’ambiente di utilizzo può portare al degrado progressivo e alla perdita di funzionalità nel tempo, fino alla rottura e al malfunzionamento.
Per questi motivi, il materiale maggiormente utilizzato è l’acciaio inossidabile austenitico che presenta requisiti meccanici e anticorrosivi idonei (grazie alla presenza ingente di Cromo e Nichel nella composizione chimica). Inoltre, non presenta una netta transizione duttile-fragile dovuta alla temperatura e questo porta al possibile utilizzo di questi componenti anche in situazioni particolarmente gravose.
Nonostante ciò, esistono nippli realizzati in moltissimi materiali sulla base delle applicazioni specifiche che li riguardano. Infatti, possono essere realizzati in ottone, in acciaio al carbonio e in materiale polimerico ad alte prestazioni.
Il processo produttivo dei nippli
Esistono varie metodologie produttive per la realizzazione dei nippli ma tra le principali vi è senza dubbio la deformazione plastica che consente di ottenere prodotti morfologicamente idonei per essere utilizzati in esercizio. Processi di saldatura sono altresì comuni (per i “nippli a saldare”) e le operazioni di maschiatura e tornitura consentono la realizzazione delle filettature di collegamento. Inoltre, esistono anche nippli realizzati mediante la tecnica della microfusione.
L’aspetto fondamentale, come per tutti i componenti che vengono utilizzati nella realizzazione di impianti, è avere una filiera certificata, seguire normative specifiche, progettare secondo criteri riconosciuti, avvalersi dell’esperienza aziendale, formare correttamente il personale, provvedere ad installazioni ad opera di tecnici specializzati e manutenere i nippli ad intervalli regolari di tempo.
L’utilizzo dei nippli nel mondo industriale
Chiunque si sia mai affacciato nel mondo delle produzioni industriali, sia in Italia che nel resto del mondo, si è sicuramente trovato in presenza di un notevole utilizzo dei nippli per il collegamento di impianti idraulici. Infatti, la caratteristica principale, ovvero la semplicità, rende tali componenti versatili ed utilizzabili in svariati contesti favorendone l’installazione, aumentando l’efficienza e riducendo i rischi.
Si possono fare alcuni esempi di applicazione in ambito industriale.
- Macchine utensili: presentando una serie di circuiti per la gestione idrica e idraulica, necessitano di raccordi come il nipplo per favorire il collegamento e garantire le funzionalità generali dello specifico macchinario;
- Stampi per pressofusione e per lo stampaggio di materie plastiche: sono caratterizzati da circuiti idraulici per il movimento dei cilindri e da circuiti idrici che servono per garantire la termoregolazione. Il collegamento alle centraline richiede l’utilizzo di nippli cercando di ridurre al minimo le perdite e aumentando l’efficienza degli stampi stessi;
- Sistemi di raffreddamento industriali: consentono di regolare la temperatura di macchinari, forni e altre attrezzature che, a causa dell’attività che svolgono, possono presentare temperature elevate che devono essere necessariamente ridotte per evitare inconvenienti e danneggiamenti.
Seppure questi siano solamente alcuni esempi dei campi applicativi del nipplo, ne risulta che l’utilizzo di questo è vario e centrale nel mondo produttivo.
Difettologie che possono portare a nippli non conformi
Nei paragrafi precedenti sono state introdotte le caratteristiche progettuali, costruttive ed applicative dei nippli nel mondo della raccorderia idraulica. Qualora venga a mancare una di queste componenti, si possono presentare rischi differenti sia per il funzionamento degli impianti che per la tenuta strutturale degli edifici dove tali impianti sono localizzati.
Le difettologie che possono presentare i nippli sono:
- Presenza di criccature: portano a perdite di flusso e a perdite di pressione. Sono principalmente dovute al processo produttivo non correttamente svolto unito a carichi in esercizio che vanno a superare le caratteristiche resistenziali dei materiali stessi.
- Assialità non perfetta: anche in questo caso il rischio è non poter avere a disposizione un collegamento efficiente.
- Filettatura non corretta: non riuscendo ad accoppiare correttamente le parti in gioco, il rischio è di non poter sfruttare l’impianto per lo svolgimento delle proprie funzioni. Può essere un problema generato soprattutto in fase di produzione, con parametri e settaggi delle fasi di maschiatura non correttamente impostati.
Oltre a queste problematiche intrinseche nel prodotto, possono presentarsi anche problematiche differenti che derivano dalle fasi progettuali.
Effettuare scelte non corrette può incidere sui livelli di pressione in gioco che possono superare, o essere eccessivamente inferiori, rispetto ai limiti imposti dal caso applicativo.
