Nel mondo dell’idraulica e della meccanica il termine flangia è molto diffuso e va ad identificare componenti che fungono da elementi di giunzione tra tubature o alberi. Pur essendo componenti geometricamente molto semplici, devono presentare caratteristiche idonee sia dal punto di vista strutturale che dal punto di vista funzionale.
Tra i requisiti fondamentali, possiamo elencare:
- resistenza alle pressioni: trovandosi in esercizio con fluidi idraulici, devono riuscire a resistere a pressioni anche di notevole entità senza presentare cedimenti o deformazioni che potrebbero rivelarsi critici ai fini applicativi;
- rispetto di tolleranze dimensionali: facendo parte di assiemi anche complessi, è richiesto un rispetto delle tolleranze generali e specifiche, garantendo il montaggio ed evitando interferenze non desiderate;
- resistenza a sforzi meccanici e ambientali: tale caratteristica, soprattutto al prolungarsi del tempo effettivo in esercizio, assume un valore rilevante perché gli sforzi, impulsivi o costanti, possono portare ad una perdita progressiva delle funzionalità con conseguenze più o meno gravi.
Le differenze tra le flange forgiate e microfuse
Come si evince dai nomi, la sostanziale differenza tra queste due tipologie di
flange deriva dalla metodologia produttiva del componente stesso.
1.
Le flange forgiate sono ottenute mediante una lavorazione di deformazione plastica che porta all’ottenimento della morfologia e delle dimensioni desiderate tramite vari step deformativi. Sono fondamentali le presse scelta per la realizzazione del componente partendo dalla barra iniziale.
2.
Le flange microfuse, invece, sono realizzate mediante un processo fusorio con il materiale che viene portato allo stato fuso prima di essere solidificato al fine di ottenere la forma desiderata. Sono fondamentali le fasi di preparazione del guscio ceramico e la pulizia del manufatto alla fine del processo di solidificazione.
Fatta chiarezza sulla tecnica produttiva, che rappresenta la discriminante principale, è possibile approfondire alcuni aspetti:
A. Entrambe le tipologie di flange sono realizzate al fine di
rispettare le normative principali del settore, come ad esempio la normativa UNI EN 2278:2016;
B.
Le tolleranze ottenibili con i due processi sono differenti: la forgiatura richiede molte volte un passaggio alle lavorazioni meccaniche che, invece, è possibile evitare con una buona tecnica di microfusione. Infatti, quest’ultima permette di ottenere prodotti “near-net shape”, ovvero sostanzialmente con la morfologia finale richiesta.
C. D’altro canto, la microfusione, come tutti i processi fusori, porta con sé una
fase di solidificazione che deve essere opportunamente studiata al fine di evitare che si creino porosità o inglobamenti, anche non visibili dall’esterno, che possono andare ad inficiare le caratteristiche del materiale e delle flange stesse.
Lo studio preliminare di tutte le caratteristiche delle flange UNI EN 2278 consente di valutare pregi e difetti e permette di valutare in anticipo qualsiasi criticità, cercando una soluzione.